giovedì 19 dicembre 2013

Piaggio Aero Industries trasferimento a Villanova durante il 2014

Presso la Regione Liguria ,   l'Amministratore Delegato di Piaggio Aero Industries : Dott. Galassi , ha presentato  il piano industriale , vincolato al trasferimento a Villanova ,  chiamato: PIANO DI SALVATAGGIO .
In questo incontro interlocutorio è emerso quanto segue:
La Piaggio completerà lo stabilimento di Villanova nel 2014, in questo sito verranno trasferite e consolidate  le strutture produttive di Finale e Sestri, ciò porterà maggior efficienza produttiva  e riduzione dei costi di lavoro inoltre ci saranno esternalizzazioni per le attività non più remunerative. 
Con un investimento di 190 milioni ,nel nuovo sito l'azienda  rinnoverà impianti, macchinari e processi speciali aumentando le proprie capacità industriali  in modo di essere competitivi nel business dei motori  aeronautici  ad alta tecnologia . 
Si svilupperà in campo velivolistico il nuovo P180 , inizierà la produzione del nuovo pattugliatore MPA e del P1HH  HammerHead, velivolo senza pilota .

L’azienda ha anche comunicato alle istituzioni liguri e ai sindacati la chiusura della produzione nello stabilimento di Genova Sestri Ponente, dove lavorano circa 550 persone. Nel capoluogo ligure resteranno e saranno rafforzate le attività di manutenzione, revisione e riparazione velivoli. A questo scopo è annunciata la creazione di una nuova società, controllata da Piaggio Aero, nella logica di un rafforzamento di questo settore del business anche attraverso la costituzione di joint venture con partner nazionali ed internazionali.
Il giorno 8 Gennaio 2014 ci sarà un incontro presso l'Unione Industriali di Genova, dove sarà discusso il piano in modo approfondito, da questa riunione si riuscirà a capire realmente i scenari futuri dell'azienda. 
Il problema c’è ed è evidente – sottolinea Gianni Mazziotta, segretario della Uilm savonese – Attendiamo la data dell’8 gennaio per avere maggiori dettagli: sicuramente non sarà indolore. Vorremmo capire meglio perché di solito l’azienda presenta piani con carichi di lavoro che poi, nel tempo, vanno a scemare. C’è bisogno di un tavolo per discutere quella che è la produzione e le sue prospettive ,  inoltre sono contrario ad esternalizzazioni senza una sicurezza nei carichi di lavoro ".